Il logo dell'organizzazione (CC) rappresenta una mediazione tra il rigido modello del copyright (C tutti i diritti riservati), e quello di dominio pubblico (PD nessun diritto riservato). Creative Commons, nasce sotto volere del professore Lawrance Lessing, ordinario della facoltà di Giurisprudenza di Stanford; si introduce in Italia nel 2003, e nel 2004 vengono pubblicate le prime versioni delle licenze CC tradotte.
L'organizzazione mette a disposizione dei creatori diversi tipi di licenze, basandosi su quattro clausole:
- Attribuzione (BY): occorre sempre indicare l'autore dell'opera.
- Non uso commerciale (NC): gli usi commerciali dell'opera non sono consentiti.
- Non opere derivate (ND): non sono consentite modificazioni dell'opera.
- Condividi allo stesso modo (SA): si può modificare l'opera, ma può esser rilasciata solo con le stesse condizioni scelte dell'autore originale.
Le sei licenze Creative Commons riguardano le diverse combinazioni di queste clausole, e l'autore è libero di scegliere quella che ritiene più appropriata per la sua opera.
In Italia queste licenze sono state adattate al sistema giuridico, dove il diritto d'autore è regolato dalla legge 633.
Questa organizzazione non-profit è molto utile per l'attuale salvaguardia dell'autore, permette sì di scaricare, modificare e condividere opere e informazioni, ma alle condizioni stabilite dal creatore.
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Creative_Commons#Le_quattro_clausole_delle_licenze_Creative_Commons
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